Santuario di Nostra Signora di Pontelungo

E’ un antico santuario mariano del comune ligure di Albenga, in provincia di Savona. L’edificio religioso è situato lungo la strada provinciale 1 Via Aurelia tra i due comuni di Albenga e Ceriale. Il santuario si trova tra coltivazioni in serra, tipiche della piana albenganese, adiacenti ai resti di un antico ponte – “Pontelungo” – di epoca romana.

La denominazione di Pontelungo deriverebbe proprio dal vicino ponte romano a dieci arcate che anticamente permetteva l’attraversamento del torrente Arroscia. Ad oggi dell’antico reperto romano rimangono visibili parte della pavimentazione stradale e alcune tracce delle arcate.

Storia

Secondo le fonti storiche locali fu una primitiva comunità cristiana ad erigere un piccolo ospizio, utile ai viandanti e ai pellegrini per il riposo, e una cappella officiata dai monaci Benedettini del monastero dell’isola Gallinara. Proprio la vicinanza con l’attraversamento romano fece sì che tale cappella assunse l’antica denominazione de Ecclesia Sanctae Mariae Pontis Arosciae, chiesa di Santa Maria in capo al ponte sull’Arroscia.

Intorno al 1250 l’ospizio, grazie alle numerose donazioni-lasciti di famiglie nobili e all’opera dei monaci, fu ingrandito e trasformato in un ospedale; nello stesso periodo l’edificio religioso assunse l’attuale denominazione di chiesa di Pontelungo. Nel 1330 entrambe le strutture divennero proprietà della localediocesi di Albenga e sarà nel 1500 che l’ospedale viene definitivamente chiuso.

Nel 1502 viene donato da Genova, nelle mani del commendatore Gian Battista Campofregoso, il trittico raffigurante la Madonna col Bambino e i santiGiovanni Battista e Sisto papa del pittore Giovanni Barbagelata. Nel 1715, grazie alla donazione degli abitanti e del municipio albenganese, vengono commissionati i lavori per la nuova chiesa che nel 1722 fu completata. In seguito verranno effettuati altre aggiunte e modifiche al coro, al presbiterio e alle cappelle laterali.

Dal 1886 il santuario, divenuto in seguito diocesano, è gestito dai frati Francescani dell’Immacolata.

La leggenda

La leggenda saracena trae origine da un vero e documentato fatto storico avvenuto il 2 luglio del 1637. In tale ricorrenza – il 2 luglio vi si celebra infatti la festa della Madonna di Pontelungo – mentre gli abitanti di Albenga sono impegnati nelle celebrazioni religiose, la vicina Ceriale viene assaltata dai piratiSaraceni culminante con l’uccisione di trenta persone e il rapimento di quasi trecento persone.

Dopo la devastazione di Ceriale i pirati si incamminarono verso Albenga, con l’ovvia intenzione di ripetere il massacro, ma come dice la leggenda popolare furono abbagliati dallo strano splendore proveniente dal santuario; i Saraceni, spaventati, demorsero dall’impresa tornando alle loro navi.

Le opere

All’interno del santuario è conservato un trittico del pittore Giovanni Barbagelata donato da Genova. Tale dipinto ritrae la Madonna con il Bambino Gesù, quest’ultimo tenuto sulle ginocchia e con una colomba simbolo di pace, dove nella mano della Vergine viene rappresentato il frutto di un melograno; il frutto rappresenterebbe l’abbondanza di grazie dalla Madonna riversate agli uomini. Nel trittico sono inoltre raffigurati, ai lati, i santi Giovanni Battista eSisto.

Grazie alla devozione dei fedeli verso l’immagine mariana a partire dal 1618 si celebra annualmente il 2 luglio la festa della Visitazione. Il dipinto verrà il22 dicembre del 1722 incoronato all’interno della cattedrale di Albenga e in seguito trasportato in processione dagli abitanti fino al santuario mariano.

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