Val Bormida terra di Castelli

Nella foto: il castello di Roccavignale

Tutta la vallata è costellata da resti di torri e castelli, per la maggior parte eretti dai marchesi Del Carretto, muti testimoni di un affascinante e remoto passato. Le invasioni, gli assalti e le razzie subite nel corso dei secoli hanno in gran parte compromesso le strutture originali, ma i recenti restauri hanno permesso in molti casi una valorizzazione delle strutture superstiti. E’ il caso ad esempio del Castello di Millesimo, che un sapiente restauro ha riportato alle sembianze originali: il castello risale al XIII° sec e fu fatto costruire da Enrico II del Carretto a difesa del borgo sullo sperone roccioso sopra il corso della Bormida. Dall’alto dei suoi torrioni si gode di una splendida vista panoramica sul borgo sottostante. (per visite chiamare lo 019564007). Altro spettacolare fortilizio è il vicino Castello di Roccavignale, situato in posizione strategica a controllo dell’antica via del Sale, lungo la direttrice obbligata che  conduceva in Piemonte; dalla forma trapezoidale, sorge anch’esso su uno sperone di roccia ed è circondato da possenti torrioni. Anche in questo caso si e’ provveduto a un recupero e consolidamento della struttura, e ogg il castello torna ad animarsi durante il periodo estivo, quando diverse manifestazioni trovano al suo interno una suggestiva collocazione.Un castello del tutto particolare nel panorama valbormidese era quello di Bardineto; dalla curiosa forma esadodecagonle (16 lati), sorge sulla sommità della collina nel centro del borgo antico. Bardineto costituiva, per la sua posizione geografica, un importante punto strategico di passaggio tra l’entroterra e il mare, da qui l’esigenza di difenderlo con un fortilizio adeguato. Oggi possiamo ammirare una porzione di quattro lati di quello che era l’impianto originale, e al suo interno è stata ricavata un’area per rappresentazioni estive con posti a sedere. Anche i ruderi del castello della vicina Calizzano sono stati oggetto di un recente ripristino, ultimato proprio nel 2014. A Cairo Montenotte il Castello dei Marchesi del Carretto prima, e Scarampi poi, sorgono sulla sommità della collina,  proprio alle spalle del centro storico. Anche in questo caso recenti restauri hanno valorizzato le strutture sopravissute, fornendo un’idea più precisa di quello che doveva essere il possente impianto originale. Nella vicina Rocchetta sorgeva una delle fortificazioni più estese e possenti della vallata; attualmente i muri della cinta difensiva sono  nascosti dalla fitta vegetazione, e sono visibili dalla solo i pochi resti del corpo principale. Lungo la strada che da Cairo conduce alla località Carretto, ecco in bella posizione panoramica la superstite torre di quello che era il castello simbolo della dinastia Carrettesca, da cui tutto cominciò. L’ alta torre sopravissuta, pur se mancante di un lato, conserva intatta tutta la sua imponenza, ed è facilmente raggiungibile da una breve deviazione lungo la strada principale.La torre merlata che svetta nel centro di Rocchetta di Cengio è quello che rimane della rocca risalente al XIII sec, mentre nella vicina Cengio i resti del castello non sono purtroppo visitabili in quanto proprietà privata. Altrettanto suggestivo ciò che rimane del Castello di Murialdo; situato in posizione panoramica in cima alla collina della borgata Costa, rimane intatta l’antica cisterna, resti del portale di ingresso con lo stemma dei Del Carretto, oltre alla torre di avvistamento crollata su un lato, le cui macerie sono rimaste adagiate quasi in bilico lungo il crinale del pendio sottostante. A Dego, in borgatata Castello, un torrione e poche altre  mura rimangono di quello che era il  castello medievale, dopo la distruzione a seguito delle battaglie napoleoniche del 1796. Il Castello di Cosseria, già smantellato in parte a metà 1500, fu teatro della fiera resistenza opposta nel 1796 dalle truppe dei granatieri piemontesi, assediati dai francesi guidati da Napleone; la torre superstite, è stata dotata di una struttura in legno che consente di raggiugerne la sommità, per godere del panorama eccezionale che spazia a 360 gradi fino ad abbracciate le vicine alpi. Di epoca più recente sono invece i Forti costruiti a protezione degli importanti valichi del Colle del Melogno vicino a Bormida e del Colle di Cadibona ad Altare; risalgono a metà del XIX° sec e costituivano l’ideale linea difensiva per un eventuale attacco della Francia in quelli che erano i valichi strategici della zona.

resti del castello di Murialdo

il castello di Millesimo

castello di Cosseria