Natura e Aree protette in Val Bormida

Nella Foto: Il Lago di Osiglia

Il vasto territorio alle spalle di Savona, che si frappone tra la costa e il basso Piemonte, è comunemente definito Val Bormida. In realtà le Bormide, intese come fiumi, sono tre: il principale è la bormida di Millesimo, poi ci sono  quelle di Pallare e Mallare. La progressiva unione dei loro corsi andrà a formare il fiume Bormida vero e proprio, che prosegue il suo cammino in Piemonte fino a confluire nel Tanaro in corrispondenza della città di Alessandria. Il Colle di Cadibona, che indica convenzionalmente  il limite tra Appennini e Alpi, segna l’ingresso in Val Bomida, e al tempo stesso funge da spartiacque tra la zona costiera e l’entroterra. L’ampio comprensorio che da qui si apre è caratterizzato da un patrimonio boschivo eccezionale e da una grande varietà di ambienti; si va da tranquilli paesaggi collinari, intorno ai 4/500 m, fino agli ambienti montani, con rilievi che superano anche i 1000 metri. Il patrimonio boschivo è variegato, caratterizzato dalla presenza di faggi castagni, carpini, querce, roveri; famose faggete sono la Foresta della Barbottina, poco distante dal Colle del Melogno, e la faggeta di Benevento, nel Comune di Mallare nei pressi della Colla di San Giacomo. Gli insediamenti industriali del fondovalle non devono trarre in inganno: molte sono le zone di pregio naturalistico che hanno preservato intatta la propria selvaggia  bellezza. Esistono riserve e aree naturali protette, facilmente raggiungibili in auto o meglio ancora a piedi o in mountain bike, grazie alla rete sentieristica che le collega le une alle altre. Il sentiero Bormida natura (segnavia verde/bianco/verde, con sigla BN, l’intero percorso è visitabile online sul sito della provincia di savona www.itinerari.provincia.savona.it) offre oltre 130 km di percorsi suddivisi in nove tappe: si parte da Piana Crixia fino ad arrivare alla cima del monte Camulera nel Comune di Murialdo. Altra importante risorsa per gli appassionati di trekking è costituita dall’Alta Via dei Monti Liguri (segnavia rosso/bianco/rosso, con sigla AV, www.altaviadeimontiliguri.it), l’importante direttrice che attraversa l’intera Liguria da Ventimiglia fino a Ceparana (SP), e che entra nel comprensorio Valbormidese con due tappe, in corrispondenza della Colla di San Giacomo (Mallare), e del Colle di Cadibona, fino ad arrivare ai Forti del Giovo, presso Pontinvrea. La Riserva Naturalistica dell’Adelasia sorge tra le località di Montenotte e Ferrania, ed è una  splendida area protetta di 1370 ettari che conserva intatte maestose faggete e boschi di castagno. Quattro percorsi ad anello consentono escursioni di varia difficoltà e lunghezza, alla scoperta delle molte cascine abbandonate immerse nel bosco. Ci sono diversi punti panoramici per ammirare il paesaggio circostante, come le Rocche dell’Amore e le Rocche dell’ Adelasia. La cascina Miera funge da centro di educazione ambientale e da rifugio escursionistico, luogo ideale per una sosta o per il ristoro. (box laterale: secondo la leggenda, Adelasia, figlia del Re Ottone I, sposò contro la volontà paterna il suo scudiere Aleramo. Insieme fuggirono e trovarono rifugio proprio nella Rocca che ora porta il suo nome, prima di stabilirsi definitivamente nell’odierna Alassio). non bisogna fare molti chilometri per raggiugere il Parco naturale regionale di Piana Crixia, nel Comune omonimo. Il parco, il cui simbolo è il famoso “Fungo”, gigantesco masso dell’altezza di 15 metri sostenuto da una serie di detriti modellati dall’erosione dell’acqua, ha un’estensione di 8 kmq, ed è caratterizzato dalla presenza di numerosi “Calanchi”, ossia colline scavate dagli agenti atmosferici, che col passare del tempo hanno eroso  le zone più esposte, mettendo in luce la natura argillosa del terreno. Il risultato finale è un acceso contrasto tra i colori della vegetazione e il grigio dei calanchi, con suggestivi contrasti cromatici. Bormida è uno dei comuni più piccoli del comprensorio ma trai più ricchi di natura con il 96% del suo territorio costituito da pregiati boschi di castagno e faggio. Nel cosiddetto “Smeraldo Verde d’italia”, molte sono le escursioni praticabili a piedi o in mtb lungo i numerosi sentieri, che danno la possibilità di salire in vetta ai monti che ne fanno da cornice (Ronco di Maglio, Monte Settepani, Colle del Melogno). Tra le  più suggestive una permette di raggiungere la cosiddetta “Zampa del Rolando”, roccia panoramica dalla quale la visuale spazia da un lato verso il mare e dall’altro verso la vallata. Un altra interessante escursione conduce alle sorgenti della Bormida di Millesimo, alle pendici del Monte Settepani. A fondovalle il lago  Romana, attrezzato per la pesca sportiva e dotato di strutture di ristoro e un accogliente prato, permette di trascorrere momenti di relax in un pregevole contesto naturale. Proseguendo lungo il fondovalle bastano pochi minuti per raggiungere Pallare; il paese è circondato da fitti boschi che permettono, attraverso sei facili itinerari segnalati, piacevoli passeggiate a piedi, cavallo o mountain bike alla scoperta delle caratteristiche borgate e delle numerose sorgenti naturali (per avere una carta aggiornata di questi sentieri, rivolgetevi in Municipio). A Millesimo ecco l’altro parco regionale della vallata, il Parco Naturale Regionale Bric Tana: il suo accesso si trova seguendo la direttrice che porta verso Murialdo e il lago di Osiglia. In località Acquafredda gli escursionisti trovano un comodo punto di riferimento nell’ostello, con possibilità di pernotto, cucina a disposizione e una guida che saprà darvi tutte le indicazioni per la visita, oltre naturalmente ad accompagnare in tour a piedi o in mountain bike tutti coloro che avesserero voglia di trascorrere qualche ora immersi nella natura. (Daniele Rosso, tel: 3343939769, www.outdoorservice.it) Il parco, comprensivo anche della Valle dei Tre Re, nelle immediate vicinanze dell’Eremo del Deserto, consta di oltre 170 ettari di boschi per piacevoli passeggiate a piedi, cavallo o mtb; esistono cinque percorsi ad anello, con segnavia di colore giallo su sfondo bianco. In questa zona la Bormida di Millesimo forma fenomeni carsici di rilievo e numerose cavità naturali,  al cui interno sono stati trovati reperti archeologici che attestano i primi insediamenti umani in zona attorno al 1500 Ac circa. Nel vicino comune di Murialdo sorge l’area wilderness Monte Camulera, una vasta superficie boschiva disabitata e selvaggia alle pendici delle Alpi Marittime, che vede il suo apice nel Monte Camulera, di 1224 m. Si tratta di un area impervia e difficilmente accessibile, con pochi sentieri; al suo interno una ricca vegetazione boschiva, fauna selvatica, e una miniera abbandonata di grafite. Una natura più docile e addomesticata è quella della vicina Osiglia, località famosa per il suo lago artificiale, nato dalla costruzione della diga nel 1937/39. L’area protetta del lago di Osiglia è una suggestiva oasi azzurra immersa nella ricchezza della vegetazione circostante; il lago consente la pratica di svariati sport acquatici, e l’area circostante è ricca di sentieri per piacevoli passeggiate nei boschi.  A pochi chilometri di distanza ecco Bardineto, bella località di villeggiatura adagiata tra radure e praterie cui fanno da cornice splendidi boschi. I sentieri percorribili per il trekking o la mountain bike garantiscono 100 km di percorsi, trai quali il raccordo che, dalla località Crosa, permette di raggiungere l’alta Via dei Monti Liguri, nella tappa che conduce al Giogo di Giustenice. Altri itinerari conducono ai monti vicini, come il Monte Carmo, la Rocca Barbena e il Bric dell’Agnellino. Bardineto è famosa in Liguria e non solo tra gli appassionati di speleologia per l’esistenza di un vasto gruppo carsico; numerose grotte sono state via via scoperte ed esplorate negli ultimi anni, la maggiore delle quali è il Buranco di Bardineto, che si sviluppa su due chilometri di cunicoli e gallerie. La visita delle grotte è solo per speleologi esperti, guidati dal Gruppo Speleologico Savonese (per info tel: 019853752 ).