Il segno di Napoleone: la Campagna d’Italia

Nella Foto: reperto esposto nel Museo Napoleonico di Millesimo

IL SEGNO DI NAPOLEONE

Le famose battaglie che drammaticamente sconvolsero la Val Bormida durante l’aprile del 1796, furono uno di quegli eventi che modificarono letteralmente il corso della storia europea. Quello che fino ad allora era un giovane generale di belle speranze dell’esercito francese, assurse a genio militare e fine stratega: il suo nome era Napoleone Buonaparte. Messo a capo dell’armata d’ Italia dal direttorio francese, condusse i suoi uomini, pur se in inferiorità numerica e in difetto di equipaggiamento e  armi  confronto ai suoi avversari, a folgoranti vittorie contro gli eserciti Austro/piemontesi. Il tutto si svolse nel breve volgere di pochi giorni, tra l’11 e il 15 aprile 1796.Il primo scontro si ebbe l’11 aprile,  la Battaglia di Montenotte: questa piccola località costituiva un luogo strategico di valico: sui vicini monti Castellazzo, Tesoro e Negino, sorgevano ridotte fortificate difese dagli austro/piemontesi, a protezione della strada che scendeva a Savona. Le truppe francesi, grazie a marce notturne e rapidi spostamenti, riuscirono a circondare e  sorprendere gli austriaci appostati a protezione del valico, sbaragliandoli nel breve volgere di poche ore; al mattino del 12 i francesi avevano già avuto ragione dei loro avversari. La successiva battaglia di Millesimo vide il suo apice nella strenua difesa opposta alle truppe francesi dai Granatieri del Regno di Sardegna guidati dal Generale Provera. I piemontesi in rotta si erano rifugiati all’interno dei resti del Castello di Cosseria, smantellato già da oltre due secoli; pur se in grande inferiorità numerica, e completamente circondati da ogni lato, costrinsero i francesi a duri combattimenti, fino a quando accettarono la resa posta da Napoleone: a mezzogiorno del 14 aprile sfilarono innanzi ai vincitori, e venne loro concesso l’onore delle armi. Durante i combattimenti, perse tra gli altri la vita il Tenente Colonnello Filippo Del Carretto, esponente della nobile stirpe. Era venuta l’ora per Napoleone di conquistare un altro importante tassello strategico, Dego; a causa della sua particolare posizione lungo la via obbligata di passaggio che dalla costa conduceva ad Acqui Terme, Dego doveva assolutamente essere conquistata. La battaglia di Dego ebbe inizio il 14; dopo cruenti combattimenti, verso sera i francesi ebbero ragione di austriaci e piemontesi e invasero la cittadina. Il mattino del 15 però gli austriaci opposero un fiero contrattacco che sorprese i francesi; dopo un intera giornata di scontri, Napoleone ebbe infine la meglio e costrinse i nemici alla definitiva ritirata; anche Dego era definitivamente conquistata. La Campagna d’Italia proseguirà quindi in Piemonte e Lombardia, ma queste prime tre battaglie in territorio Valbormidese costituirono i primi importanti successi che spianarono la strada a Napoleone per la conquista del nord Italia. Per approfondire ulteriormente la conoscenza di questi eventi, è d’obbligo una visita al Museo Napoleonico di Villa Scarzella a Millesimo: il museo, alloggiato nelle stanze della bella villa ottocentesca costruita ai piedi del Castello di Millesimo, alloggia nelle sue stanze interessanti cartografie che ripercorrono in sette sezioni la cronologia degli eventi, il tutto arricchito da numerosi reperti rinvenuti sui campi di battaglia e da alcuni plastici che aiutano a capire la distribuzione delle forze in campo.

resti del castello di Cosseria