Comprende il palazzo e la torre storici situati nel cuore del centro storico di Albenga, che, come tutti i palazzi che lo circondano, è oggi testimonianza delle varie evoluzioni subite nei secoli. Fino al 1955 fu sede del Collegio Oddi, che venne realizzato nel 1623 su un lascito di Gio Maria Oddi, dottore in legge. È oggi sede della Palazzo Oddo s.r.l., società a totale capitale pubblico che si occupa di creare e gestire le manifestazioni culturali di Albenga.
Nel 1623 l’albenganese Gio Maria Oddi fu Stefano, dottore in diritto civile e canonico, decide di lasciare in eredità la sua casa e una parte dei suoi beni per la creazione di un collegio e di una scuola superiore, per permettere agli ingauni di accedere all’università senza trasferirsi fuori città. L’atto notarile venne ricevuto dal notaio Giovan Battista Costa il 27 dicembre 1623, comprendeva inoltre una somma per l’Ospedale ed alle giovani povere della città, per le quali volle che venisse fondato a sue spese un monastero. Questa prima istituzione era gratuita e riservata a solo dodici ingauni privi dei mezzi per permettersi di studiare. Prima di mancare, Giò Maria acquisto la casa accanto alla sua collegandole. Il Comune di Albenga si inserirà nel 1628 ampliando il progetto e aprendo le lezioni a più cittadini e anche a forestieri, che parteciperanno in gran numero costringendo il Comune a prendere in affitto altre due case vicine. Per una clausola presente sul testamento, viene costruito sulla piazzetta di fronte al collegio una chiesa dedicata a San Carlo Borromeo, patrono dei seminaristi. La piccola chiesa venne collegata al collegio tramite un arco. Nei secoli successivi vengono acquistate prima le case in affitto e in fine il palazzo e la torre della famiglia Lamberti; con quest’ultimo acquisto il collegio occupa tutto un isolato.
Nel 1629 viene affidata la direzione del collegio ai Padri Somaschi Berrettanti, che però vennero privati della licenza, anche di officiare nella chiesa diSan Carlo Borromeo, venendo espulsi dalla città di Albenga nel 1664. La direzione passò al clero secolare che la tenne fino al 1772 quando il Comune di Albenga volle che il collegio passasse sotto l’ordine dei Fratelli delle scuole Pie. Nel 1797 passò sotto i Savoia che lo fecero diventare un Regio Collegio e successivamente un Regio ginnasio.
Nel 1842, un architetto si vide assegnare il compito di unificare internamente ed esternamente le strutture di proprietà del Collegio Oddi. È questo l’intervento che più di tutti segna questo palazzo, infatti la facciata principale venne resa continua, con la parte più bassa resa monumentale grazie all’uso di un bugnato più sporgente e grezzo, mentre le finestre vengono allineate. Gli interni vengono collegati, ma essendo l’edificio su più livelli spesso dentro si hanno delle rampe o delle piccole gradinate per permettere il collegamento tra i vari livelli dell’edificio. Il palazzo si articola su tre piani, il piano terra viene adibito alle aule, il primo piano ad aule studio, convitto, refettorio e cucina; il secondo piano il dormitorio per gli studenti forestieri.
Con l’Unità d’Italia, il collegio ospiterà le scuole elementari e il Regio ginnasio. Nel 1952 viene inserito nel complesso un asilo infantile e nel XX secoloviene inserita anche la scuola tecnica. La direzione del collegio era affidata ad un prete proposto dall’amministrazione civica e nominato direttamente dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Il collegio Oddi mantiene le scuole e il convitto fino al 1940 quando tutte le scuole vengono trasferite nel nuovo complesso di via Dante Alighieri su un lascito di un albenganese, Tomaso Paccini, che fuori le mura decide che Albenga deve avere una scuola moderna. Tuttavia il convitto rimarrà attivo fino al 1955, altre stanze vennero in alcune occasioni per fini bibliotecari o come aule scolastiche. Il comune di Albenga decide di acquistarlo nel 1979 per dargli nuova vita, ma solo nel 2006 i lavori vengono terminati e il comune fonda una società con il compito di gestire la struttura.
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