I dieci anni delle Officine Solimano

| 30.09. - 01.10.2023

Sabato 30 Settembre dalle ore 16.30 fino a Domenica 01 Ottobre
le OFFICINE SOLIMANO festeggiano DIECI anni dall’inaugurazione.

Dieci anni in cui sono diventate uno dei centri culturali più importanti del comprensorio e
si festeggerà con il grande pubblico dei soci, spettatori, collaboratori e amici un importante traguardo con una proposta artistica ricca e prorompente!
Una maratona di spettacoli dal tramonto all’alba!

NuovoFilmstudio
Sabato 30 settembre

ore 16.30
“Corto è Bello”
9 cortometraggi vincitori del premio Zavattini
Ingresso libero e aperto a tutti.

ore 19.00
“Primadonna”
Docufilm in omaggio all’amic* Marco/Penelope Please
Piccolo rinfresco a seguire
Ingresso libero e aperto a tutti.

Dalle ore 20.30 alle 04.00
Rassegna Almodovar – “La Forma del Desiderio”
5 film culto di dirompente attualità, leggerezza, audacia e capacità corrosiva.
L’indiscreto fascino del peccato – Che ho fatto io per meritarmi questo? – La legge del desiderio – Donne
sull’orlo di una crisi di nervi – Tacchi a spillo
Ingresso libero e aperto a tutti.

Cattivi Maestri
Sabato 30 ore 20:30
“Letizia Forever”
Rosario Palazzolo e Salvatore Nocera
€ 8 – Aperto a tutti.

Raindogs House
Sabato 30 settembre ore 22.00
“Chouk Bwa & The Ångströmers”
Il sestetto haitiano di Chouk Bwa incontra il duo di produzione belga The Ångströmers. I poliritmi voodoo-caraibici incontrano l’elettronica del dub. Nell’immaginario comune il voodoo viene affiancato a magia nera e fatture a morte, a bamboline e spilloni, mentre, in realtà, costituisce una religione a tutti gli effetti, un culto sincretico che unisce cattolicesimo e religioni ancestrali africane, tipico di quello che è uno dei paesi più poveri della Terra, Haiti. Terreno di studi ben frequentato dai percussionisti europei – nonché oggetto di raccolte dedicate da parte di label come Strut o Soul Jazz – è la musica haitiana legata al voodoo, al cui interno le complesse polimetrie ritmiche di diretta discendenza africana assumono un ruolo primario.
Gli interventi dei belgi hanno la capacità notevole di insinuarsi tra le pieghe delle invenzioni haitiane, ma senza smanie di protagonismo e senza minare l’efficacia del costrutto ritmico, anzi: andandosi ad amalgamare ad esso lo corroborano e danno luogo a una sorta di mimesi timbrica che fonde le elettroniche con tamburi e cori in un trascinante flusso tranceinduttivo.
€ 8 – con tessera Arci obbligatoria.
Prevendita consigliata – Biglietti online: TBA
https://www.youtube.com/watch?v=Xq5DJoqG4Tg
https://www.youtube.com/watch?v=ANJ82PRidc4
https://www.youtube.com/watch?v=sO9fTElIyMI&t=365s
https://www.youtube.com/watch?v=UMAQ1tSir5M
https://www.youtube.com/watch?v=ie7scREG8eU

Cattivi Maestri
Domenica 1 ottobre, ore 10.30
“Il Gigante Egoista”
(spettacolo per bambini)

Semifinalista al Roma Fringe Festival 2017 con menzione per il “Premio del pubblico”.
Semifinalista a In-Box Verde 2021.
Dal racconto di Oscar Wilde. Regia di Antonio Tancredi. Con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta. Scene e costumi di Valentina Albino. Assistente scenografa Francesca Smith. Musiche originali di Claudia Pisani. Sartoria a cura di Francesca Bombace. Compagnia Cattivi Maestri. Durata 45m.
“Un tempo, un tempo molto lontano abitava la terra il popolo dei giganti”, ma siamo proprio sicuri che i giganti non esistano più? Il nostro è un gigante speciale, egoista, che ama il suo giardino sopra ogni cosa e non sopporta che qualcuno lo possa rovinare. Ma vivere significa usare, scalfire e a volte sciupare. Il nostro gigante si accorge che la solitudine è gelo, che i bambini sono calore e che se desideri che i tuoi fiori sboccino devi permettergli di essere accarezzati e, a volte, calpestati. Il nostro gigante capisce tutto questo grazie all’amore dei bambini, che desiderano essere ascoltati da lui, amano giocare insieme a lui, lo cercano, si affezionano e non lo lasciano mai in pace, come fanno tutti i bambini del mondo con i loro giganti.Due attrici/narratrici attraverso l’utilizzo di pupazzi e oggetti ci racconteranno una delle storie più emozionanti di Oscar Wilde con la leggerezza di due vagabondi che il tempo porta in giro. Le musiche sono sono state composte e suonate al piano da Claudia Pisani, la scenografia di Valentina Albino crea oggetti magici e trasformisti, la regia di Antonio Tancredi mette in luce la poesia che ha reso questa favola eterna.Lo spettacolo affronta il tema molto attuale della difficoltà a relazionarsi con gli altri e porta a riflettere sulla necessità di aprirsi all’altro in un tempo in cui ci troviamo sempre più spesso di fronte a fenomeni di isolamento ed esclusione.

A seguire L’ ORCO e il GIGANTE offrono la focaccia ai presenti!
€ 2 – Aperto a tutti.