“Grazie alla rassegna musicale Voxonus Festival saliremo sulla Fortezza del Priamar per riscoprire la cappella del Palazzo del Commissario. Uno scrigno di bellezza che si svelerà al pubblico con l’introduzione storica a cura del Museo Archeologico di Savona, culminando poi con il concerto del Voxonus Quartet. Dopo le suggestioni del concerto al Santuario, il Comune di Savona è orgoglioso di aprire per la prima volta alla musica le porte di questo luogo che è tra i pilastri della candidatura di Savona a Capitale italiana della Cultura 2027″. Così l’assessore alla Cultura di Savona Nicoletta Negro.
NOTE DI SALA
Giuseppe Maria Cambini, compositore italiano attivo tra il Settecento e l’Ottocento, suscitò timori in Mozart, il “Re Mida della Musica”, e percepiti con ostilità addirittura a Parigi, sebbene il suo potere nella capitale francese fosse limitato. Le opere strumentali di Cambini rivelano un’innovazione e una fantasia supportate da un’elevata abilità compositiva, ma miravano a un pubblico amatoriale e a una vasta diffusione editoriale. Tuttavia, il suo approccio rimase ancorato a una concezione più tradizionale del musicista, mentre Mozart iniziò a promuovere se stesso e a personalizzare la propria arte. Il Quartetto d’archi in Sol maggiore n. 5 Op. 29 (1782) di Cambini rappresenta lo stile concertante di moda a Parigi, con momenti di intimità emotiva nel secondo movimento. Il movimento artistico-letterario dello Sturm und Drang, sviluppatosi in Germania tra il 1760 e il 1780, influenzò anche la musica, portando a composizioni oscure e drammatiche, con cambi d’umore repentini, tipiche di autori tedeschi come Franz Joseph Haydn. Quest’ultimo, insieme a Mozart, rappresentò la “Wiener Klassik”. La sua ultima raccolta di quartetti, Op.76, presenta forme innovative come il Canone o la Fantasia. Il Quartetto n.2 “Le Quinte” in Re minore è caratterizzato da un primo movimento drammatico, seguito da un Andante o Allegretto dolce e da un Menuetto severo. Il Finale, spiritoso e solare, conclude la composizione. La drammaticità del Quartetto in Re minore di Haydn contrasta con l’espressività più chiara e stabile del Quartetto K 421 di Mozart, suggerendo la sua pericolosità musicale ed emotiva nell’epoca, anche se Haydn sembrava scrivere prima del Peccato Originale, mentre Mozart disturbava la chiarezza tonale delle forme classiche con il suo cromatismo.
IL VOXONUS QUARTET
Nato all’interno del più vasto progetto Voxonus Academia di Musici o Cantori, è specializzato nel repertorio barocco e classico eseguito con strumenti originali dell’epoca e secondo la prassi di riferimento. E formato da Maurizio Cadossi (violino), Paolo Costanzo (violino), Claudio Gilio (viola) ed Eugenio Solinas (violoncello). Particolare attenzione è posta al periodo di transizione, dunque si avvale di strumenti con montatura classica, corde di budello e accordatura a 430 Hz, in grado di esaltare al massimo la scrittura tardo barocca e classica. Il Voxonus Quartet è protagonista del CERQUI, il Centro di Ricerca sul Quartetto Italiano, che localizza il suo interesse sulla produzione quartettistica dei compositori italiani del Settecento e dell’Ottocento.
Ingresso gratuito. Posti limitati, si raccomanda di arrivare con largo anticipo.
Calendario completo su www.orchestrasavona.it