Dal 27 settembre al 12 ottobre 2025 presso il Circolo degli Artisti di Pozzo Garitta ad Albissola Mare si terrà la mostra di Alfredo “Mogol” Rapetti che, con interventi e riflessioni del poeta e regista genovese Christian Olcese e la curatela di Chiara Nicodemo, prevede due sue importanti installazioni e l’ esposizione di opere in ceramica create nella sua permanenza presso le Ceramiche San Giorgio del compianto Giovanni Poggi.
La mostra sarà aperta da martedì alla domenica dalle 16 alle 19.
Alfredo Rapetti Mogol (Milano, 1961, vive e lavora a Milano)
“Nell’arte si è liberi di essere se stessi, cosa che durante la vita normale non è facile per una serie di convenzioni sociali, perché magari uno vorrebbe dire una cosa ma non ci riesce. Nell’arte si può sempre fare la cosa giusta, si può riscrivere”. La formazione artistica di Alfredo Rapetti Mogol risente del clima famigliare, dove da generazioni si respirano musica, letteratura, poesia. Giovanissimo, Rapetti è introdotto dal nonno materno, Alfredo De Pedrini, Presidente dell’Associazione Arti Grafiche, nell’ambiente artistico milanese, maturando la passione per la pittura. Dal 1996, nello studio di Alessandro Algardi e Mario Arlati, Rapetti lavora quattro intensi anni, coniugando le sue due più grandi passioni: la scrittura e la pittura, intendendole quali visualizzazioni del processo mentale e psicologico. Grazie ad una tecnica particolare, detta impuntura, l’azione del dipingere si fonde così con l’atto dello scrivere, e le parole iniziano ad essere segnate non solamente su fogli ma anche nelle tele. Segni, tracce, graffiti di un’umanità creativa e consapevole, le opere di Rapetti proseguono quell’ideale tragitto di una scrittura pittorica che tanto più è universale, quanto più sa frantumarsi e confrontarsi con i secoli della storia dell’arte, dalle avanguardie storiche al concettuale, passando per le esperienze spazialiste di Lucio Fontana e le grafie astratte degli anni Cinquanta. Trovata la forma espressiva congeniale alla sua poetica, fra la fine degli anni Novanta ed oggi è davvero notevole l’attività espositiva, sia personale che collettiva, conseguita dall’artista, instancabile come la sua opera sempre in viaggio fra l’Italia e il resto del mondo: universale, appunto. Da Duccio Trombadori a Gianluca Ranzi, da Luciano Caprile a Maurizio Vanni, la critica più attenta ha saputo leggere in Alfredo Rapetti quella tensione costante ad una ricerca tesa fra Oriente e Occidente, fra preghiera e mantra, poesia e prosa; “naturale” punto di arrivo è nel 2007 l’invito ad esporre alla 52° Biennale di Venezia, nel Padiglione della Repubblica Araba Siriana, in occasione della mostra “Sulle vie di Damasco” curata da Duccio Trombadori, e nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia, “ Padiglione Italia” curata da Vittorio Sgarbi.
Christian Olcese (Genova, 1995, vive e lavora a Genova)
“La mia arte vive di regia per esprimere quel che vedo e vive di poesia per esprimere quel che sento. La mia visione del mondo è eterogeneamente varia e sensibile. Poiché specialmente in questo mondo serve sensibilità e consapevolezza, audacia e volontà, gioia e coraggio”. Christian Olcese è un regista e poeta impegnato tra cinema, teatro e letteratura. Nel 2025 ha diretto il cortometraggio La ragazza delle gardenie, un’opera intensa e poetica selezionata al Festival di Ortigia, che ha raccolto consensi per la sua sensibilità narrativa e visiva. Nel 2021 ha realizzato il cortometraggio Lettera a Faber, dedicato a Fabrizio De André, il cui testo è stato citato in una tesi di laurea di una studentessa della Sapienza di Roma. Nel 2022 ha diretto il documentario Il volto nascosto del cyberbullismo, che porta avanti un impegno civile nel contrasto a questo fenomeno, coinvolgendo scuole e spazi culturali. Nel 2023 ha realizzato il documentario Elia: un racconto di mare e per il mare, che affronta il tema della pesca sostenibile attraverso la storia personale di un pescatore. Nel teatro ha realizzato gli spettacoli Le voci sole e La poesia non è una cosa per giovani, che affrontano tematiche sociali di grande attualità come la violenza di genere, il cyberbullismo e il rapporto tra giovani e poesia. Come poeta, ha pubblicato diverse raccolte, tra cui L’età della Resa, vincitrice dei Premi Internazionali “Il Canto di Dafne” e “La Via dei Libri” (satellite del Bancarella). Dall’opera poetica è nata anche una mostra al Museo della Lanterna. Olcese sta inoltre completando il romanzo La salita del melograno, con prefazione di Claudio Marazzini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca. Circolo
Chiara Nicodemo (Genova, 1984, vive e lavora a Genova)
Appassionata di saperi del linguaggio e dell’immagine con laurea a indirizzo linguistico-filosofico e master in Imprenditorialità nel Settore Creativo per i Beni Culturali e per i Siti UNESCO, inizia a fare esperienza nell’arte contemporanea parallelamente agli studi a Milano, affiancando il manager di una nota galleria sui Navigli in occasione della IX Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea ArteGenova. L’esperienza prosegue presso lo spazio culturale Milano Art Gallery, nelle cui sale, nell’ambito del Festival artistico-letterario Cultura Milano, cura il suo primo evento artistico. Alla fine dello stesso anno (2013), partecipa alla XXIV edizione di ArtePadova in rappresentanza del Dian’ArteMuseum (Borgo, Corsica), assieme allo scultore di fama internazionale Gabriel Diana. Con il tempo sperimenta diverse tipologie di evento, formandosi e lavorando anche nella grafica e comunicazione. Dopo il master e l’esperienza alla Direzione Marketing e Promozione Territoriale del Comune di Genova su “Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli”, inizia a lavorare a progetti di valorizzazione per i Beni Culturali e il Patrimonio UNESCO in collaborazione con il Museo della Lanterna. In qualità di Referente Regionale del Programma Nazionale EDU – promosso dall’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO in accordo con la Commissione Nazionale Italiana e il MIUR – cura i progetti Liguria tra terre e mare. L’impatto dell’uomo sul nostro ecosistema misto, Navigando Farò Cultura. Fari e Patrimonio Costiero, Lanterna 2030: Beautiful, Sustainable, Together e le rispettive mostre di restituzione a Genova e La Spezia – Sito UNESCO “Porto Venere, Cinque Terre e le Isole (Palmaria, Tino e Tinetto)”. Con la mostra L’età della Resa, dall’opera poetica di Christian Olcese con fotografie di Edoardo Nervi (13 gennaio – 26 febbraio 2023), si avvicina allo studio della curatela, affiancando la professione di Museum Education Manager a quella di curatrice freelance.