Storia di Noli

Noli è già presente in epoca romana ed oggi i recenti scavi archeologici hanno portato a scoprire un approdo risalente al periodo, insediato nell’attuale area limitrofa a Capo Noli e accanto alla chiesa di San Paragorio un villaggio altomedieovale, costruito sopra una precedente necropoli romana. Il villaggio presentava evidenti tracce di un incendio per cui è possibile supporre che al primitivo abitato si sia poi succeduto un successivo insediamento nei pressi del castello medioevale intorno a cui si trovano importanti costruzioni denominate nel dialetto locale “Casasse” su cui sono stati fatti studi di archeologia di superficie, ma ad oggi nessuno scavo approfondito. Ad una prima visione dal mare Noli presenta la caratteristica tradizionale dei borghi medioevali: Il castello signorile in alto sulla montagna. La chiesa, antico luogo del potere religioso posto intorno a San Paragorio. La città, quale luogo di vita, di scambi commerciali e relazioni sociali, nata intorno alla chiesa di S. Pietro ubicata nel centro storico ed ai piedi del castello. L’atto di cessione dei diritti feudali venne firmato dal marchese Enrico II Del Carretto, nella chiesa di San Paragorio, il 7 agosto 1192. Noli divenne così un libero comune, governato dai consoli eletti ogni anno dall’assemblea dei cittadini sulla base dei propri statuti. Si apriva così la fase storica medioevale in cui la città di Noli partecipava al movimento dei Comuni e a pieno titolo partecipò ad alcune crociate. La sua storia fu, per sei secoli, quella di una fedele alleata di Genova, di cui condivise gli splendori, giungendo a edificare un’imponente cinta muraria e numerose torri e case-torre, di cui rimangono visibili rilevanti testimonianze. Dante citò probabilmente Noli come esempio di luogo impervio nel IV canto del Purgatorio, la cui montagna, secondo una leggenda locale, trarrebbe origine dalla visione dantesca di monte Ursino ove si trova il castello della città e da cui si dipana la cinta muraria. Il percorso del poeta sulle alture cittadine è rievocato in primavera con una suggestiva Passeggiata Dantesca. Il governo comunale sopravvisse fino al 1797, quando la Liguria fu occupata dalle truppe napoleoniche. Caduta la Repubblica, Noli divenne un borgo di pescatori e contadini. A partire dalla metà del Novecento, vi si è sviluppato il turismo balneare, che oggi rappresenta l’attività economica principale insieme a quella della pesca, che per lungo tempo rappresentò l’industria tradizionale nolese.