E’ un edificio religioso abbaziale in stile barocco della frazione di Finalpia del comune ligure di Finale Ligure, in provincia di Savona, adiacente al complesso conventuale benedettino ubicato sul lato sinistro del torrente Sciusa.
Le prime notizie storiche risalgono a documenti del 1178 e riguardano la presenza di una cappella connessa con l’Abbazia di San Quintino di Spigno. Nel 1447 la proprietà dell’edificio venne trasferita al clero secolare, quindi nel XVI secolo il marchese Biagio Galeotto del Carretto vi favorì la costruzione di un convento di Benedettini olivetani[1], costruito con due chiostri.
La chiesa venne completamente ricostruito tra il 1724 e il 1728 a navata unica da Girolamo Veneziano ed è corredata dall’originario campanile, in pietra a vista, cuspidato e con sette ordini di finestre a bifora, eretto nel XIII secolo in stile gotico e restaurato tra il 1950 e il 1952.
All’interno della chiesa sono presenti, oltre al tabernacolo del XVI secolo nel presbiterio e ad armadi intarsiati dal frate Antonio da Venezia nel 1530, due grandi tele di Giuseppe Moreno del 1901-1902. Nell’altare maggiore la tavola della Madonna col Bambino e angeli è una pala d’altare attribuita a Nicolò da Voltri. Nella sagrestia sono altre sì presenti gruppi in terracotta policroma raffiguranti la Madonna col Bambino e i Santi Luca e Giovanni Evangelista.
Nell’annessa abbazia benedettina è conservata una scultura lignea dell’Annunciazione di Antonio Brilla. Un portale del 1522 permette l’attraversamento al secondo chiostro, dove è collocata un gruppo in terracotta della Pietà con la Maddalena e San Giovanni dei Della Robbia e risalente al XVI secolo. Nel refettorio, del 1519, vi è un crocifisso ligneo del XIV secolo.