La chiesa di San Matteo è la chiesa parrocchiale di Laigueglia, in provincia di Savona. Si tratta di un esempio di architettura religiosa del tardo barocco ligure, di fondazione molto antica ma completamente ricostruito, a più riprese, nel corso del Settecento. Contiene numerose opere d’arte pittorica, risalenti in particolare al Seicento e realizzate da autori locali. Alla chiesa è annesso l’oratorio di Santa Maria Maddalena, che conserva a sua volta diverse opere.
L’edificio originario, più piccolo di quello attuale, fu costruito attorno al Duecento e, da dipendente dalla Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo di Andora, divenne parrocchia dedicata a San Matteo solo nel 1531[1]. Tra il 1715 ed il 1723 la chiesa subì una radicale trasformazione: il corpo centrale assunse una forma ottagonale e viene praticato un primo ampliamento.
Tra il 1754 ed il 1781 furono aggiunti il nuovo presbiterio e le due torri campanarie e l’edificio assunse l’attuale forma a croce[1]. Alla fine del Settecento, inoltre, le pareti interne furono decorate con stucchi e sulla cupola venne realizzato l’affresco della Gloria di San Matteo, attribuito a Tommaso Carrega. A completamento delle opere esistenti, nel 1804, furono trasferiti qui, dalla chiesa di San Domenico a Genova, diversi altari, marmi e quadri, che arricchirono notevolmente il patrimonio artistico della chiesa. Risale al 1846 la decorazione a stucco della facciata.
Esternamente, la chiesa è caratterizzata dall’intensa plasticità dello schema e degli stucchi barocchi, che ne rendono molto mosso il profilo. La facciata è sostanzialmente composta da un corpo centrale decorato da aggettanti lesene di ordine corinzio su due livelli, e dalle due torri campanarie, posizionate ai lati del corpo centrale e leggermente ruotate rispetto a quest’ultimo. Nel corpo principale si aprono inoltre il portale d’ingresso e, più in alto, un finestrone dalle linee nuovamente barocche. Numerose nicchie contenenti statue e motivi decorativi, in facciata e sui campanili, completano l’aspetto esterno della chiesa.
All’interno, la chiesa si presenta con la veste assunta durante il Settecento: un motivo unitario di lesene di ordine corinzio decora ritmicamente le pareti, sulle quali sono posti i vari altari laterali. Tra le opere degne di nota si ricordano l’affresco della cupola, già accennato, con la Gloria di San Matteo attribuito a Tommaso Carrega, la pala dell’ Assunta di Bernardo Strozzi, il dipinto della Pentecoste, capolavoro di Castellino Castello, e il quadro raffigurante Sant’Erasmo, opera di Domenico Piola o di un suo allievo. Altre due tele, sempre di scuola genovese e del Seicento, rappresentano il Battesimo di Gesù e la Crocifissione. Nella chiesa si conserva inoltre un’acquasantiera in marmo del 1561.