Palazzo Lamba Doria

Oggi sede della camera di commercio, che ne ha curato il sapiente restauro, era una ricca dimora signorile frutto di ristrutturazione di precedenti edifici medievali.


Il palazzo Ferrero-Grassi-Lamba Doria, già di proprietà della famiglia di Bernardo Ferrero, i cui antenati abitarono un preesistente palazzetto medioevale, sistemato a dimora unitaria, con la fusione di tre palazzetti medioevali, da Bernardo stesso e utilizzato sempre come civile abitazione dalle famiglie Grassi e Lamba Doria, venne acquistato dalla Camera di Commercio il 16 marzo 1952 e restaurato nell´arco di tempo dal 1953 al 1958.

 Il merito di aver salvato un palazzo patrizio di notevole interesse storico ed artistico, destinato a sicura perdita per il pessimo stato di conservazione e per i danni conseguenti ai bombardamenti della Calata Pietro Sbarbaro, si deve all´illuminata decisione del Gr. Uff. Angelo Magnano che, quale Presidente della Camera di Commercio di Savona, dovendo ridare una decorosa sede all´Ente scelse la soluzione di utilizzare un palazzo gentilizio, riportandolo agli antichi splendori. Con la perizia di due valenti professionisti, l´ing. Paolo Bianchi e l´arch. Enzo Magnani, vennero conciliate esigenze di funzionalità e di restauro; l´ingresso principale fu portato sulla facciata a mare, continuando lo scalone e legando gli ambienti sottostanti in modo così armonioso che lo scalone sembra aver avuto sempre apertura a mare. Fu grazie all´interessamento del Gr.Uff. Magnano, unito a quello dei tecnici e alle ottime relazioni che seppe coltivare con le Sopraintendenze, che si deve l´acquisizione del classico portale genovese, che orna l´ingresso principale, e del magnifico grande affresco dei fratelli Semino.