L’ARTE E IL PATRIMONIO ARCHITETTONICO

La città offre percorsi alla scoperta di testimonianze d’arte e cultura. La presenza sul territorio dei romani è testimoniata da un mosaico pavimentale del III secolo d.c. Attualmente custodito a Palazzo Doria. Sulla collina di San Damiano sorgeva il più antico villaggio, ne è testimonianza ancor oggi la chiesa dedicata ai SS Cosma e Damiano che risale al 1070. Sempre intorno all’anno 1000, alla foce del Torrente Berbena, nei pressi del porto, ora Madonna del Loreto, i benedettini fondarono l’ospizio di NS della Neve con magazzini per merci. Loano è stata a partire dal XIII secolo feudo imperiale dei Doria di Genova, quando il vescovo di Albenga Lanfranco cedette nel 1263 il territorio a Oberto Doria che costruì il suo castello dimora su un vecchio rudere che dominava la pianta di Loano. Fu per volontà della famiglia Doria che a Loano furono realizzati monumenti pubblici grandiosi, che costituiscono oggi un patrimonio monumentale di notevole interesse. L’antico castello si eleva in posizione panoramica, su una collina protesa verso il piano. Iniziato prima del XII secolo come recinto fortificato, con i primi Doria assunse la funzione di residenza dei fudatari fino a prendere nel XVI -XVII secolo la forma attuale di palazzo rinascimentale. Venduto ai Fieschi nel 1505 e riconsegnato ad Andrea Doria dall’imperatore Carlo V nel 1547, venne gestito dall’illustre famiglia fino al 1736 anno in cui divenne parte del Regno di Sardegna. Il borgo medioevale di Borgo Castello situato nella zona a nord della città si sviluppa invece ai piedi del castello e conserva la caratteristica piazzetta centrale su cui si affacciano arcate e terrazzini e da cui partono viottoli con acciottolato  e la scalinata con lunghi gradini che sale ai piedi del castello.Risalente al periodo dei Doria  Loano conserva un centro storico di notevole interesse monumentale tra i meglio conservati della Liguria . Il cuore della seicentesca  Loano dei Doria  custodisce monumenti pubblici grandiosi:  Palazzo Doria (costruito nel 1578), attuale sede del Comune ed un tempo palazzo residenziale di Giovanni Andrea Doria e della moglie Zenobia Del Carretto. L’edificio attribuito a Galeazzo Alessi (1500-1572), ingegnere capo di Genova ed architetto di spicco, fu realizzato secondo il concetto del palazzo fortezza ed a rafforzare tale idea sorge ad ovest di esso una torre pentagonale  a base irregolare che riproduce il perimetro delle mura. Completano  il complesso di Palazzo Doria  i suoi giardini, ora in parte destinati a teatro all’aperto,  la fontana storica  chiamata Fontana Giovanna e la Loggetta che si affaccia sulle mura pentagonali che circondano il palazzo e su Ponte San Sebastiano, ricostruito nel 1691 da un ponte più antico che univa il borgo murato all’antico  castello.Sempre riguardo all’antica cinta muraria in una traversa che collega il centro storico al lungomare si può osservare Porta Passorino, costruita ai tempi di Giovanni Andrea I Doria che è una delle quattro porte che si aprivano nella cerchia muraria e chiudeva a ponente la strada di Mezzo ora Cavour. Nel 1774 le fu innalzata sopra una torretta decorata con stemmi sabaudi ed un orologio e per questo ora è chiamata dell’Orologio. Da essa una loggetta coperta, ancora visibile, conduceva al baluardo sud, abbattuto nel 1883 per rendere meglio transitabile la via. Risale sempre al periodo dei Doria  la Chiesa Santa Maria della Misericordia, volgarmente denominata Chiesa di sant’Agostino, fondata nel 1582 per volontà di Zenobia Del Carretto ed officiata dai padri agostiniani  venne ricostruita fra il 1588 e il 1598 più ampia  con un attiguo chiostro. La Chiesa di sant’Agostino è solo la prima tappa di un percorso sulla devozione, elemento anch’esso in parte frutto della profonda religiosità della famiglia Doria.Di fronte a Palazzo Doria, nella splendida piazza pentagonale, trovano infatti posto la Chiesa di S. Giovanni Battista e l’Oratorio delle Cappe Turchine.La prima fu costruita fra il 1633 ed il 1638 e consacrata nel 1662. Ha forma decagonale ed occupa una superficie di 480 mq con un diametro di 75 m. La chiesa ha un interni barocco solenne e maestoso mentre all’esterno sul portale in centro in un grande bassorilievo in stucco è raffigurata la Presentazione al tempio ed in nicchie sugli ingressi minori le statue di S. Pietro e Paolo.Situato a fianco della Chiesa di S. Giovanni Battista si trova l’Oratorio dei turchini che appartiene alla confraternita N.S. Del Rosario ,  fondata nel 1661, di stile barocco, ricco di dorature con dipinti ed una ancona sull’altar maggiore mentre in una nicchia sull’altare vi è la maestosa statua della visitazione ed i grandiosi crocefissi lignei che ogni anno la confraternita delle  Cappe turchine, durante  la festa del 2 luglio, chiamata festa del mare,  portano in processione per la cerimonia dell’inchino al mare.Nel centro storico, poco distante dalla piazza, vi è poi un altro edificio di culto, molto più antico, risalente all’alto Medioevo e divenuta nei primi del trecento la parrocchia del neonato burgo in ripa maris, che divenne poi nel 1450 di proprietà della confraternita dei bianchi dopo che fu costruita la nuova parrocchia di San Giovanni. Anche questo oratorio conserva grandiosi crocifissi torce e bastoni usati nelle tradizionali processioni nel Nome di Maria e della madonna delle grazie.Il percorso della devozione si completa con il Convento del monte Carmelo che rappresenta una delle opere più interessanti del tardo manierismo ligure. Imponente complesso, ha richiesto grandi lavori preparatori, fra i quali la realizzazione di un viadotto, simile a un ponte monumentale che dal borgo sale fino alla piazza ed insieme la rampa con acciottolato che vi sale dal lato opposto. Tutto il complesso, costituito dalla chiesa coronata dall’alta cupola adiacente al palazzo rivolto a ovest, o Casotto come allora si chiamava, dalla torre isolata all’estremità settentrionale e dal convento intorno all’ampio chiostro fu iniziato negli anni del 1500 e terminato nel 1610 circa.La maestosa Loano dei Doria ha il suo punto d’unione con l’epoca contemporanea in una splendida fontana Cinquecentesca che ora trova la sua collocazione nei giardini attigui a Palazzo Doria. E’ la fontana Giovanna, al tempo dei Doria al centro del viale delle Fontane , strada che da Borgo Castello portava ai piedi della Loggetta. Ispirandosi all’antica tradizione di abbellire lo spazio cittadino con fontane voluta dai Doria una decina d’anni fa Loano con il progetto Fontane d’Arte ha coinvolto grandi nomi dell’arte contemporanea per realizzare una sorta di galleria d’arte a cielo aperto in città.Ecco allora che all’ingresso est di Loano incontriamo la fontana di Fulvio Filidei “Vibrazioni Ritmiche loanesi”, mentre proseguendo sul lungomare dell’ingresso est di Loano che costeggia il nuovo porto turistico incontriamo l’imponente fontana del Nettuno di Bruno Chersicla. Nel lungomare centrale trovano posto tre splendide fontane: Walter Valentini ci parla di armonia celeste con “Le misure, il cielo”, Ugo Nespolo ripropone i suoi abituali temi giocosi con “In cima al mondo”mentre un’altra imponente opera di Bruno Chersicla “Conversazione alla fonte” chiude il percorso pedonale centrale della splendida passeggiata a mare con l’aggiunta in un fianco di una splendida statua di un  Gatto Raccoglilibri (book crossing) per contribuire a far passare la cultura (il libro lasciato nel Gatto raccogli libri  anziché gettato può essere raccolto da un’altra persona che leggerà quel libro). Completa la galleria a cielo aperto ai bordi delle mura storiche sul lato ovest “La Fontana delle ore” di Sandro Lorenzini che regola i suoi zampilli a seconda dell’ora della giornata.