Chiesa della Santissima Annunziata

Si ha notizia di una chiesa intitolata a Santa Maria in alcuni documenti risalenti all’anno 1198 e ancora nel 1446. L’attuale intitolazione è citata per la prima volta in una visita pastorale del 1585 da cui si apprende che la chiesa era divisa in tre navate e aveva dieci altari.

La chiesa fu riconsacrata nel 1694 a seguito di interventi che ne modificarono l’aspetto in grosso modo quello attuale. Il pavimento è del1751 e su di esso si aprono 17 sepolcri, il più antico dei quali porta la data 1582. Nel 1798 l’edificio fu oggetto di depredazioni da parte delle truppe napoleoniche che asportarono in totale (tra chiesa e cappelle campestri) oltre 40 kg di argento.

Il 16 febbraio 1814 vi sostò per qualche ora papa Pio VII di ritorno dalla Francia dove era stato prigioniero.

Descrizione e opere d’arte

La chiesa si presenta oggi a navata unica con volta a botte con dieci cappelle laterali (non tutte dotate di altare) più due di testa ai lati del presbiterio. In controfacciata si trova una tribuna secentesca, mentre nell’abside corre un interessante coro ligneo intagliato della stessa epoca. La grande maggioranza delle opere pittoriche risale al XVII o XVIII secolo. Tra di esse:

  • Immacolata Concezione, di Giovanni Lorenzo Bertolotto.
  • Apparizione del Bambino Gesù a San Filippo Neri (1687), di Giovanni Andrea Carlone.
  • Battesimo di Cristo alla presenza di Santa Lucia, probabilmente di Bernardo Castello.
  • Madonna con il Bambino e i santi Pietro e San Paolo, di Giovanni Andrea De Ferrari.
  • Annunciazione della Vergine (1760), di Giuseppe Galeotti.
  • Madonna con il Bambino, San Pietro, San Bernardo e devotiMadonna e i santi Giuseppe, Erasmo, Chiara e le anima purganti, diGiovanni Battista Merano.
  • Madonna con il Bambino tra i santi Antonio da Padova e Francesco (1667), di Domenico Piola.
  • Storie della Madonna, di Giovanni Agostino Ratti.

Inoltre nell’altare della cappella del Santissimo Crocifisso, la scultura con il Crocifisso di Anton Maria Maragliano si colloca sullo sfondo della tela di Domenico Parodi con Madonna, santa Maria Maddalena e San Giovanni in compianto. Nella parrocchia si conservano, tra le altre cose, una collezione di abiti sacerdotali (pianete, dalmatiche, piviali), arredi e reliquiari argentei della stessa epoca dei dipinti. Sopra il portone della chiesa è presente anche un pregevole organo, costruito nel 1772 dai fratelli Filippo e Felice Piccaluga di Genova, rifatto da I. Romoli nel 1906 con riutilizzo delle canne dell’organo settecentesco.

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